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COVID-19 – Too Good To Go: l’app per ristoranti contro lo spreco alimentare

Con la chiusura dei ristoranti e il boom del delivery la pandemia ha rivoluzionato il modo in cui le persone si approcciano al cibo.

Tra app e attività di consegna a domicilio, secondo il New York Times nel 2021 sopravvivranno solo quelle attività che sapranno reinventarsi.

In un articolo intitolato “How Will We Eat in 2021?” lo storico quotidiano ha inserito tra le tendenze che domineranno il settore alimentare quelle della sostenibilità e della lotta allo spreco alimentare.

In questo contesto si inserisce perfettamente l’app Too Good To Go. Nata nel 2016 in Danimarca per combattere proprio gli sprechi di cibo, oggi conta, solo in Italia, più di 2.5 milioni di utenti.

Si tratta di un’applicazione per smartphone attraverso la quale ristoranti, bar, forni, pasticcerie, supermercati e persino l’Ikea possono recuperare e vendere online, a prezzi ribassati, prodotti e piatti freschi che non possono essere rimessi in commercio il giorno successivo.

Il cibo “troppo buono per essere buttato” viene quindi venduto in magic box che contengono una selezione a sorpresa di piatti e prodotti prossimi alla scadenza. 

Gli utenti dell’app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria scatola magica, pagarla tramite la piattaforma e andarla a ritirare in asporto nella fascia oraria indicata per scoprire cosa c’è dentro.

Ma quali sono i vantaggi per i ristoratori? Vediamo di saperne di più.

 

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Too Good To Go: come funziona?

I titolari delle attività ristorative nell’ultimo anno hanno dovuto destreggiarsi tra normative sempre più stringenti dimostrando resilienza e creatività.

Hanno messo in campo idee originali per rendere unico il delivery e si sono rimboccati le maniche per promuovere al meglio la propria attività di food delivery sui social media.

Non è mancato nemmeno chi come Michael Wystrach, fondatore di Freshly, un servizio di consegna di piatti freschi a casa, ha ipotizzato soluzioni innovative per dare vita ad una sorta di “Netflix del cibo”.

L’idea consisterebbe nel raccogliere i dati degli utenti in modo da suggerire pasti personalizzati e su misura per ognuno, tenendo conto anche di eventuali allergie e preferenze alimentari.

Insomma, la digitalizzazione sembra essere ormai inevitabile anche in ambito ristorativo. 

Magic Box

Quali sono i vantaggi per i ristoratori?

Nell’ultimo anno sono stati tantissimi i locali e ristoranti che hanno iniziato ad organizzare la loro attività di consegna a domicilio, cimentandosi anche nelle ultime novità in quest’ambito, come ad esempio i meal kit per differenziare il food delivery.

App come Too Good To Go possono quindi rappresentare un’opportunità in più per mantenere il passo con i tempi ed evitare gli sprechi.

Senza contare che i clienti oltre a considerare il risparmio economico delle magic box premiano e apprezzano sempre di più gli esercenti che optano per soluzioni sostenibili.

I ristoratori dal canto loro hanno tutto da guadagnare. Aderire a piattaforme come Too Good To Go, infatti, offre il vantaggio di:


  1. Ridurre degli sprechi dovuti all’imprevedibilità della domanda;
  2. Rientrare almeno dei costi sostenuti per la produzione dei piatti;
  3. Ottenere visibilità rivolgendosi a tutte quelle persone che, sempre più sensibili a questo tipo di scelte, utilizzano lo smartphone e i servizi digitali per cercare e ordinare i propri pasti;
  4. Raggiungere nuovi potenziali clienti: secondo l’app, in media 3 utenti su 4 diventano poi acquirenti abituali.

Se quelli appena elencati non fossero sufficienti vi è anche un quinto beneficio: aver contribuito alla riduzione degli sprechi alimentari e alla diminuzione delle emissioni di CO2. 

Ogni pasto salvato grazie all’applicazione, infatti, equivale a circa 1 kg di cibo e permette di risparmiare 2,5 Kg di CO2.

Recuperare alimenti che altrimenti finirebbero nella pattumiera attraverso Too Good To Go significa quindi rendere il tuo locale anche un po’ più sostenibile nei confronti dell’ambiente. 

Inoltre, le magic box sono essenziali e semplici da preparare. Non è necessario inserire istruzioni per la realizzazione dei piatti né etichette particolari: basta solamente inserire i pasti invenduti all’interno di un sacchetto.

Magic box take-away

Alcuni ristoratori per limitare l’uso di imballaggi incoraggiano addirittura i clienti stessi a portare da casa contenitori e sacchetti propri.

Le magic box sono tali proprio perché i clienti non sanno che cosa vi è dentro, se non per intuizione. 

Probabilmente nella scatola di una pizzeria ci saranno tranci di pizza e fritti, mentre in quella di un ristorante i piatti proposti nel menù del giorno.

Questo significa che non è necessario dedicare del tempo ad elencare il contenuto della scatola magica, ma che il pasto sarà totalmente a sorpresa. 

Per aderire all’iniziativa sono sufficienti solamente 5 minuti, in quanto l’app non richiede nessuna sottoscrizione o tipo di contratto.

App contro lo spreco alimentare: un modo per dare valore ai piatti invenduti

Ci sono molte ragioni per le quali il cibo può andare sprecato nei ristoranti ogni giorno.

Basti solo pensare all’imprevedibilità della domanda in questo particolare periodo storico, alla produzione in eccesso, alla mancanza di riutilizzo degli ingredienti per altre preparazioni o allo stoccaggio abbondante.

In ogni caso, iniziative come quella di Too Good To Go evitano non solo che i piatti invenduti finiscano nel cestino della spazzatura, ma consentono anche di limitarne le perdite e guadagnare in visibilità.

Perché allora non offrire ai tuoi clienti un’opportunità concreta per ridurre gli sprechi e essere più sostenibili?

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