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COVID-19 – Tasse e versamenti per ristoranti e pub: cosa fare?

Se possiedi un ristorante, un pub o più in generale hai un’impresa nel settore ristorazione, sai bene quanto il diffondersi dell’epidemia del Covid-19 e il conseguente blocco totale delle attività abbiano colpito duramente queste categorie.

In questa situazione senza precedenti, il Governo ha messo a punto il cosiddetto Decreto Cura Italia, un salvagente per dipendenti, autonomi e imprese che punta a dare respiro soprattutto a chi è più in difficoltà. Sessantaquattro pagine che indicano i provvedimenti presi per “curare” l’Italia sia nel momento di emergenza che stiamo vivendo, sia dopo, quando a rimanere saranno solo le conseguenze economiche e sociali.

Alcune norme sono state pensate specificatamente per la ristorazione, altre riguardano tutte le imprese: ecco dunque un breve vademecum che ti sarà utile per affrontare la crisi.

Tasse e pagamenti: tutte le disposizioni del dl Cura Italia per ristoranti e pub

Soprattutto nelle località turistiche, le piccole e medie imprese di ristorazione saranno colpite a breve e medio termine dal lockdown, con un azzeramento delle entrate nell’immediato e una ripresa che potrebbe essere lenta. Sai benissimo quanto sia difficile conquistare la fiducia dei tuoi clienti, tanto più riconquistarla dopo un evento del genere.

Proprio per questo è indispensabile, anche durante la chiusura totale, continuare a mantenere vivo il rapporto con i tuoi consumatori tramite i social media, le newsletter, il tuo sito web. Tienili informati sull’evolversi della situazione, su cosa stai facendo per sanificare i locali e per i tuoi dipendenti, e dai loro consigli su come affrontare il periodo di stop.

 

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Garanzie e prestiti

Importantissimo è anche il rapporto che la tua impresa ha con le banche e gli istituti di credito, che in questo momento possono fornirti quella liquidità di cui hai bisogno per rimanere in piedi.

Grazie ai 750 miliardi di euro messi in circolazione dalla Banca Centrale Europea, gli istituti di credito saranno più propensi a concedere prestiti alle imprese. Inoltre saranno coperti anche dal Fondo di garanzie per le piccole e medie imprese messo a disposizione dallo Stato, da cui ogni azienda potrà attingere gratuitamente fino a 5 milioni di euro in garanzie e ottenere garanzie dirette anche su singolo rifinanziamento.

Inoltre ci sarà una moratoria dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza).

Tuttavia, l’accesso ai prestiti, anche se facilitato dall’emergenza, dipenderà da quanto tu abbia saputo nel tempo tenere buoni rapporti con il sistema creditizio e finanziario. Se la tua impresa ha saputo gestire con attenzione entrate e uscite e creare un sistema di controllo gestionale solido, allora sarai sicuramente facilitato.

Tasse, contributi e scadenze

Per quanto riguarda i pagamenti, lo stato ha dedicato un paragrafo a parte per ristoranti, pub, gelaterie e tutte quelle strutture definite turistico-ricettive.

Per la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria , il Governo ha stabilito che tutti i pagamenti fiscali (Iva compresa, addirittura sine die a partire dal 1° marzo) e quelli previdenziali sono sospesi dal 2 marzo al 30 aprile 2020.

I versamenti veri e propri potranno essere fatti entro lunedì primo giugno 2020 in un’unica soluzione o a rate fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal primo giugno 2020.

 

COVID-19 -  TASSE E VERSAMENTI PER RISTORANTI E PUB: COSA FARE?

Agevolazioni per mantenere i tuoi dipendenti

Con il decreto Cura Italia, potrai chiedere la cassa integrazione ordinaria per i tuoi dipendenti se ne hai fino a cinque, in modo da non essere costretto a licenziamenti o ad indebitamenti ulteriori. Ma anche se hai meno di cinque dipendenti (o sei una ditta individuale) potrai chiedere aiuto allo stato attraverso la cassa integrazione in deroga.

In sostanza, lo Stato pagherà parzialmente gli stipendi dei dipendenti.

Questo si aggiunge ovviamente a quanto deciso per la sospensione di contributi previdenziali e assistenziali che potrai pagare il primo giugno.

Il futuro della tua impresa

La parola d’ordine in questo momento difficile è guardare oltre: prima o poi questa emergenza passerà. Certo è, però, che non tutto tornerà com’era e da imprenditore devi riconsiderare le tue modalità di approccio al business.

Quindi, potrebbe essere sbagliato concentrare tutti gli sforzi e le attenzioni per gestire solo il breve termine. Bisogna parallelamente provare a immaginare cosa ci sarà oltre la crisi, ipotizzare scenari e fare valutazioni.

Non c’è dubbio che questo momento rappresenta un punto di rottura per il settore della ristorazione, ma la capacità di comprendere cosa ci sarà oltre questo punto, e preparare l’azienda per rispondere a quei cambiamenti del dopo, ti assicurerà un futuro.

L’unico effetto positivo di questa crisi potrebbe essere quello di aiutare le imprese a fare un balzo in avanti, mettendo in luce tutto ciò che ancora non funziona nel processo produttivo, nella gestione e nell’organizzazione.

Mettiamo conto che non hai mai prestato particolare attenzione al rapporto con i fornitori: questa situazione ti metterà in crisi perché dovrai chiedere loro delle agevolazioni nei pagamenti e negli ordini, ma d’altro canto potrai lavorare subito per cambiare rotta. Nello stesso tempo, se ti sei sempre dimostrato affidabile con i dipendenti e gli agenti, non avrai problemi a ripartire con il tuo staff intatto.

Ora, per tutte le informazioni sull’epidemia e sui provvedimenti del governo ti consigliamo di seguirci iscrivendoti alla nostra newsletter qui sotto!

 

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